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LIGNANO: UNA SFIDA, QUATTRO GIORNI, MILLE EMOZIONI

Un’esperienza meravigliosa. In tre semplici ma eloquenti parole si può condensare il senso dell’avventura a Lignano: e definirla così non è esagerato considerando che si trattava di un progetto nuovo, di un vero e proprio debutto, quattro giorni speciali tra mare, sole, palestra, attività, stimoli, novità, emozioni. Protagonisti 5 bambini e adolescenti: Jacopo, Pietro, Daniel e Davide di Ants e Andreas di Judo In Armonia, in un gruppo di oltre 150 coetanei. Quasi una piccola grande sfida, una scommessa sicuramente vinta.

E lo conferma proprio lei, Luigina Desopo, Presidente di Judo in Armonia e vicepresidente di Ki Tai Ryu (di cui è Presidente Claudio Marcolini, anche lui presente a Lignano): “È stata un’esperienza splendida… nonostante qualche timore iniziale riguardo eventuali difficoltà nell’integrazione, è andato tutto per il meglio: anzi, oltre ogni aspettativa! I ragazzi si sono inseriti benissimo nel gruppo e tutti, ciascuno naturalmente con i suoi tempi e modi, hanno partecipato alle varie attività (che prevedevano non solo Judo ma anche nuoto e giochi vari), riuscendo a seguire bene i ritmi della giornata. L’ultima sera poi c’è stata una festa con balli e canti a cui tutti si sono uniti: è stato davvero emozionante!”. Gli occhi le brillano quando riflette: “Il traguardo più importante, per loro, per noi, è stato quello di mettersi in gioco in un contesto totalmente nuovo, assieme a tanti coetanei ‘normotipici’: una grande conquista soprattutto per i grandi che per la prima volta erano ‘da soli’! Siamo entusiasti e convinti naturalmente di riproporre l’esperienza la prossima estate”.

Concorda in pieno, parlandone con altrettanta emozione anche Imma, mamma di Pietro: “Il mio voto all’esperienza? Senza dubbio 10! E credo vada assolutamente ripetuta… Avevo vissuto una vacanza di questo tipo con mio figlio due anni fa (lui ne aveva 6): questa volta è andata decisamente meglio, lui è stato coinvolto in tutte le attività ed è andato tutto nel migliore dei modi, molto meglio di quanto mi sarei aspettata! Ci siamo sentiti accolti, coinvolti, ascoltati, insomma a casa, in famiglia, nonostante non fosse facile la gestione di un gruppo così grande: eccezionali davvero tutti i volontari!”.

In linea anche la testimonianza di Cristina, mamma di Davide, 17 anni, uno dei due grandi (con Daniel di 21) che si sono messi alla prova senza i genitori: “E’ stata una piacevole sorpresa, che mi ha spiazzato superando decisamente ogni mia aspettativa! Sinceramente avevo molti timori per Davide, per la prima volta lontano da noi, non avrei mai pensato che avrebbe affrontato tutte queste novità così facilmente… certo, prima abbiamo svolto un lavoro di preparazione sia a casa che con gli educatori, ma comunque sono rimasta sorpresa ed emozionata per com’è poi andata: basti pensare che quando ha rivisto me e mio marito, Davide sembrava deluso che l’avventura fosse già finita! Per noi questa è stata una conquista incredibile.

Mi ha stupito soprattutto il fatto che, nonostante il tempo non fosse rigorosamente organizzato, che ci fossero spazi “liberi” e non programmati, lui sia riuscito a gestirli al meglio, ad affrontare bene tante novità, così come piccoli e grandi imprevisti. È stata per lui e per noi un’esperienza bellissima, che l’ha arricchito a livello emotivo e non solo: spero proprio si possa riproporre”.

Bilancio positivo anche per Alberto Campara, psicomotricista che ha seguito il gruppo insieme all’educatore Stefano Zandotti: “Sono stati quattro giorni bellissimi, è stata un’esperienza molto valida e utile per tutti i ragazzi: soprattutto per i due grandi, Davide e Daniel, che si sono ‘avventurati’ con noi, senza i loro familiari… Davide per esempio, che a casa comunica spesso con Ipad e pc, a Lignano li ha praticamente dimenticati perché era troppo preso e coinvolto dalle varie attività, da nuovi stimoli: è stato bellissimo vedere questo progresso, vedere lui e Daniel lasciarsi andare, coinvolgere, superare senza particolari problemi anche qualche inevitabile momento un po’ difficile”.

Con oggettività da esperto, Alberto rimarca anche qualche piccola sfumatura da migliorare: “Per il futuro potremmo fare in modo che l’organizzazione sia ancor più precisa per quanto riguarda gli orari, che qualche volta non si riusciva a rispettare al meglio, pur se mi rendo conto che non era facile: era un’esperienza nuova un po’ per tutti e poi i ragazzi da seguire erano davvero tanti… ecco questo è l’unico piccolo dettaglio da migliorare per l’anno prossimo: e mi auguro di cuore che l’avventura si ripeterà”.

Tutti pronti a rivivere insomma quella che si può definire una scommessa vinta. Un piccolo grande successo, un traguardo importante raggiunto. Bravi, i nostri ragazzi. Un grazie immenso a Fondazione Just per aver reso possibile questo progetto, oltre che per aver finanziato l’intero anno di Judo. E poi, un coro di complimenti di cui si fa portavoce Imma: “Grazie di cuore agli educatori e a tutti i volontari, che sono stati semplicemente straordinari. E in particolare a Luigina, una persona vulcanica e speciale, anche per l’incoraggiamento che ha sempre dato a noi genitori… grazie a tutti: vedere tutti i ragazzi insieme sul tatami è stata una grande emozione“. E sì, una vittoria. Da inseguire e riconquistare, ancora.