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Ants per l'autismo / Eventi  / FESTA FINALE PER IL PROGETTO “VERSO IL BASKET”

FESTA FINALE PER IL PROGETTO “VERSO IL BASKET”

Si è concluso sabato 25 maggio con una festa al Palazzetto di via Adda a Lugagnano, il progetto “Verso il Basket”: seconda annata per un’iniziativa che, partita lo scorso autunno, ha coinvolto una ventina di ragazzi in due lezioni al mese sotto la guida del grande Simone Giardini. E proprio a lui, all’allenatore speciale di speciali aspiranti cestisti, chiediamo di tracciare un bilancio dell’esperienza:
“Eccoci qui, già alla fine del secondo anno… il bilancio? Direi ottimo: abbiamo visto nei ragazzi grandissimi progressi. La soddisfazione maggiore è vederli entrare oggi in palestra in tutta serenità, senza paura dei rumori e suoni dei rimbalzi, delle sirene… e poi vederli mettersi in gioco, imparare a gestire la palla, a lanciarla, a palleggiare, ma soprattutto a confrontarsi con i compagni e con le regole, con tutto quello che implica.  Ed è bellissimo anche riuscire a comunicare sempre più, sempre meglio, con tutti loro!

Hanno reagito benissimo a tante nuove proposte, cambiamenti, stimoli: ad esempio abbiamo provato a inserire il tempo del basket, con tanto di sirena finale, con risultati oltre ogni aspettativa. Al momento sono divisi in 3 gruppi, e l’ultimo è arrivato al vero e proprio basket, svolgendo esercizi che proponiamo agli Under 14: è una grande soddisfazione, un forte input a proseguire e fare ancora meglio, il prossimo anno… Si riparte sì, dopo la pausa estiva, con tanto entusiasmo e passione: non vedo l’ora di ricominciare!”.
Un entusiasmo cui si associa Sara Sabaini, psicologa psicoterapeuta impegnata nel progetto: “Gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti in pieno: i ragazzi hanno fatto notevoli progressi e Simone, come era nei nostri intenti, è diventato piano piano il primo referente per loro, il loro allenatore a tutti gli effetti. Sono traguardi importantissimi, soprattutto se si considera che abbiamo iniziato con un gruppo di volontari nuovi rispetto all’anno scorso, che non si conoscevano tra loro e che hanno trovato un’ottima sinergia… nel gruppo poi abbiamo avuto delle “new entry” durante l’anno, come Davide Milani che è entrato a far parte del team riabilitativo: quindi ci sono state molte novità “in corso d’opera” sia per i ragazzi che per noi, variabili che non hanno influito sul percorso (cosa per nulla scontata!), anzi hanno creato nuovi positivi stimoli.”

 

Riscontri positivi anche da parte dei genitori, a volte stupiti da risultati quasi inattesi… “La soddisfazione più grande è quando ci dicono ‘che bello poterli guardare dagli spalti, in tranquillità, vederli giocare sereni senza timori o ansie’. E in effetti quello che mi regala le emozioni più forti è vedere i ragazzi giocare con la palla, seguire le regole, stare insieme, traguardi che vanno ben al di là del gesto tecnico del lancio o del rimbalzo…
Qualche aspetto da migliorare per il prossimo anno? “Penso sia auspicabile che il lavoro dei volontari si trasformi in un impegno più delineato, perché richiede un notevole dispendio di energie, tempo, programmazione: credo che dare strutturazione e definizione ai vari ruoli possa rappresentare un importante valore aggiunto per il progetto stesso.
Altro obiettivo per il futuro, dare maggior continuità, organizzando incontri più frequenti: questo ci darebbe l’opportunità di crescere ancor di più, perché no, anche dal punto di vista tecnico per chi dimostra maggiori predisposizione”.

Concorda Davide Milani, educatore: “Sono soddisfatto, abbiamo mantenuto gli impegni presi con le famiglie raggiungendo obiettivi inattesi… ad esempio da 4 gruppi iniziali siamo approdati a 3 finali, perché alcuni ragazzi han dimostrato maggior predisposizione e ci è sembrato giusto promuoverli a una categoria “superiore”! Certo non è stato sempre tutto facile…Cosa cambiare? Credo si potrebbe migliorare dal punto di vista della regolarità: finora ci sono stati  1 o 2 incontri mensili e ci vorrebbe invece maggior continuità, per poter sperimentare esercizi, situazioni differenti e crescere ancora di più.
Un aspetto positivo che tengo a sottolineare è l’apporto prezioso dei volontari: ragazzi tra i 14 e i 25 anni circa, una fascia d’età ampia, un gruppo eterogeneo che ha creato una sintonia speciale, riuscendo a lavorare benissimo con i nostri ragazzi, a confrontarsi al meglio con loro anche in situazioni difficili: sono stati bravissimi, ci hanno sorpreso e regalato anche a noi opportunità preziose e stimolanti”.

In attesa di “riprendere la palla” per la prossima stagione, la prossima tappa è un incontro tra genitori e Simone Giardini, un appuntamento che verrà fissato a breve: “Un’ idea che abbiamo avuto” spiega Sara Sabaini, “per creare un momento di confronto con l’allenatore, che può dare rimandi utili e preziosi a genitori spesso abituati ad interagire unicamente con figure specialistiche”.

E prima delle foto e dei sorrisi finali, c’è spazio per i ringraziamenti di cui si fa portavoce Silvia Perina, responsabile Progetti Ants,  “a tutti gli psicologi, educatori, volontari, al bravissimo Simone Giardini, a Paola, Coordinatrice con me del progetto – Un grazie particolare poi “agli Amici del Sorriso di Mavi, attivi e appassionati sostenitori dell’iniziativa, sempre al nostro fianco: l’apporto di tutti è stato fondamentale per la realizzazione di questa iniziativa”.

Verso il Basket, sì ma anche oltre, perché “il traguardo più importante va al di là dell’approccio con questo bellissimo sport – commenta Federica, presidente Ants – e sta tutto nel vedere i ragazzi entrare da soli negli spogliatoi, cambiarsi e fare il loro ingresso sul campo, fieri, autonomi, sereni: quello che è scontato e naturale per tanti genitori e che per noi rappresenta una conquista preziosa, un’emozione forte”.

E allora pronti a tornare in campo, a chi c’è stato e a chi vorrà unirsi in questa avventura: chiunque voglia mettersi in gioco come volontario può contattare la segreteria Ants al 349 3998470  info@ants-onlus.it